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Vi metto le utime foto scaricate, ce ne sono alcune molto buffe, cerco anche di presentarvi alcuni dei membri dei Teutcari Questo è il nos...
martedì 26 aprile 2011
Cumiana 1200 anni di storia
I 25 - 26 e 27 giugno 2010 si è svolta a cumiana la prima rievocazione storica, con sfilata in costumi d'epoca e intrattenimenti vari.
Ecco una copia del manifesto della manifestazione, esposto nella vetrina di uno dei negozianti del paese.Ed ecco una selezione di fotografie della sfilata in costume:
C R O N A C A di C U M I A N A dagli antichissimi tempi sino ai giorni nostri continuata I86O (Parte seconda)
ANNO " 14O2 " 7 di Maggio
Muore in Pinerolo il Principe Amedeo di Acaja e i deputati dei Comuni per ordine di Lodovico suo fratello succedutogli intervengono ai funerali del Principe defunto.
ANNO " 14O4 "
In quest'anno il parroco della Costa rappresenta al vescovo di Torino che per la peste e le veementi guerre la parrocchia di S. Gervasio si dovrebbe quella unire alla sua. E Monsignore approvò e delle due parrocchie ne fu fatta una sola.
ANNO " 1418 "
Martino V° eletto Papa nel Concilio di Costanza trasferendosi a Roma passa in Piemonte, ed é con grandi feste arrivato a Torino, e chi può se va colà per vederlo.
Addì 6 di Dicembre di quest'anno muore fra l' universale compianto de' Piemontesi il Principe Ludovico di Acaja, e con Lui si estingue la linea di questo ramo di casa Savoia che per cento e ventiquattro anni resse il Piemonte. Ritornano perciò le terre piemontesi sotto la corona di Savoia e ne prende possesso Amedeo VIII° primo Duca.
ANNO " 1448 "
Negli archivi del regno trovasi un salvacondotto di questo anno il Duca Ludovico di Savoia concedette al parroco di Cumiana Lodovico di Canale.
ANNO " 1482 "
Radunatesi in quest'anno gli stati Generali , cioè gli Nobili gli Eclesiastici e i Deputati o Sindaci dei Comuni decretano un donativo al Principe di cinquantamila fiorini. Cumiana nel ripartimento fatto sovra tutto lo stato, viene tassato in centocinquantacinque fiorini, due grossi e tre quarti.
ANNO " 1489 " 2O Dicembre
Sotto questa data trovasi negli archivi del Regno "Indulgenza del Duca a favore di Giacomo Consigliere Ducale Andrea Domis, reo di avere tre anni prima procurato con armati l' evasione del Castello di Cumiana di Giovanni de' Canali detenutovi dal Castellano del luogo e di avere cagionati tumulti e percosse, ed accusato di aver partecipato al rubamento di egregia somma di denaro e gioie a pregiudizio di Simone de' Canali de' Signori di Cumiana .
ANNO " 1492 "
Gli stati generali congregati in quest'anno offrono il donativo di centootto mila fiorini, e Cumiana é tassato in fiorini trecentoventi tre, grossi cinque, tre quarti e mezzo.
ANNO " 1493 " 22 Dicembre
Sotto questa data trovasi agli Archivi del Regno un' indulgenza a favore di Sebastiano Legiani di Cumiana accusato di omicidio in risarcimento trenta fiorini .
ANNO " 1496 " 8 Marzo
Sotto questa data trovasi negli Archivi del Regno un indulgenza del Principe a favore di Castagno de' Signori di Cumiana reo di incesto mediante fiorini cento.
ANNO " 1496 " 7 Luglio
E sotto questa data e nello stesso luogo trovasi un'altra indulgenza a favore di Sebastiano Putoni di Cumiana accusato di omicidio, mediante fiorini sessanta.
ANNO " 1514 "
Gli Stati Generali offrono al Duca Carlo III° il donativo di trentacinquemiladugento fiorini . Cumiana é tassata in fiorini seicent novantaquattro, grossi cinque.
ANNO " 1518 "
Gli Stati Generali offrono al Duca Carlo III° il loro donativo e la quota ripartita a conto di Cumiana é di fiorini settecentotrenta, grossi quattro.
A seguire nei prossimi post....
A seguire nei prossimi post....
martedì 5 aprile 2011
C R O N A C A di C U M I A N A dagli antichissimi tempi sino ai giorni nostri continuata I86O (Parte prima)
Il nostro molto magnifico e molto illustre Comune di Cumiana chiamavasi anticamente Quomoviana e Comoviana; più tardi fu detto Combeviana ed anche Comboviana . Ed alcuni credono che questo nome derivi dalla parola Combo, Comba, tuttora in dialetto piemontese.
La più antica memoria e tradizione della terra nostra si ha quella della morte di S. Valeriano a cui é dedicato il Santuario che tuttora si venera con grande concorso di popolo. Il quale fatto é narrato da Monsignor Francesco Agostino della Chiesa: Fra Cumiana e Giaveno fu nella persecuzione di gloriosi Tebei sopraggiunto da satelliti dell'empio tiranno il B. Valeriano, uno di quelli valorosi campioni, mentre genuflesso orava onde lasciato nel duro sasso impresse le orme che ancora di presente con molta divozione da circonvicini popoli si onorano, strascinato da quegli scellerati nella valle di Susa, quivi fu dal martirio coronato, lasciando in essa per pegno il suo glorioso capo.
Ma in contraddizione dello storico del Piemonte, a Cumiana si crede da molti che il Santo martire sia stato ucciso là appunto dove pregava, e dove sonovi impresse veramente le orme delle sue ginocchia, e dove fu edificato un bel pilone.
Narrasi pure che Cumiana fosse una delle terre della provincia fatte cristiane, e dove ora sorge la Cappella di San Gervasio, vi era una Parrocchia, e in quel Cimitero si tumolavano i corpi dei primi Cristiani portatevi da molte miglia lontani.
Lo stesso Monsignor della Chiesa scrive pure che questa terra era nei secoli passati di grande considerazione perché giurando nel I334 la fedeltà al figlio del Principe Filippo di Acaia, si contarono ventisei Consiglieri nell'atto della procura fatta dal nostro Comune.
ANNO " 81O "
Uno dei più antichi documenti del Piemonte riguarda il nostro comune di Cumiana, che é qualificato come villa, o vico. Il quale documento é del mese di Aprile 8IO. In esso Teutraro alemano, possessore di molte terre in Cumiana, ne fa dono insieme con sua moglie Riccarda al Monastero di Novalesa. Queste terre stendevosi da Montegrosso sino alla pietra Bicioti di cui si é perduta la ricordanza, non trovando più vestigio di tal nome.
E il documento dice cosi: Ego Teuctario alemano quid sum abitator hic in finibus Taurinu et in villa quee dicitur Quomoviana trado in ecclesia Sancti Petri quae est costruida in monasterium Novalicio de quantum ad manu mea visus sum habere in fine Comoviasca de Montegrosso usque ad petram Biciati
ANNO " IOOO "
Cento ottant'anni dopo, verso il mille Cumiana fa parte della signoria di Rivalta e trovasi sotto il dominio di Marchesi di Susa i quali nel "IO29" addì 9 di luglio ne assegnano metà all'Abbazia di San Giusto di Susa.
Ma credesi che questa donazione non abbia avuto effetto alcuno.
ANNO "IIOO"
Dopo di ciò i signori di Rivalta appaiono investiti di Cumiana insieme con Trana, Reano, Villar di mezzo e Orbassano un largo territorio.
I quali Signori di Rivalta erano della famiglia Orsini, oggi estinta in Piemonte, da cui discese un Amedeo che diede principio alla famiglia dé Falconieri. Amedeo verso il "IIOO" separossi dallo stipite de’ suoi maggiori, cangiò il cognome e l' arma gentilizia e perché dilettavasi della caccia, adottò questo ucello per arma e ne trasse il nome, ed abitava in Pinerolo.
In che anno gli Orsini abbiano ottenuto le dette investiture non consta pare l'abbiano avute dai Vescovi di Torino dopo la morte di Adelaide di Susa tra il "IO9I " e "IIOO, che i primi investiti siano stati Amedeo predetto e suo fratello Orso.
ANNO " I242 "
In quest'anno Amedeo IV di Savoia e Tommaso suo fratello, comperano, per mezzo dell'Abbate di Susa, da Ottone Falconieri e dai suoi fratelli Sanchez e Pietro la metà del castello e del territorio di Cumiana.
Il prezzo fu di trentatre mila cento soldi di moneta buona secusina nuova (" II" di Marzo "I242").
E così per Cumiana cominciò la signoria di casa Savoia. Ed allora in poi pel Conte di Savoia e quindi pei Principi di Acaia fu sempre mandato un castellano in Cumiana, il quale custodiva il castello e interveniva alle assemblee degli uomini di Cumiana e in seguito al consiglio del Comune.
ANNO "I249 "
In quest'anno addì "I4 gennaio” Tommaso II° di Savoia acquistò il feudo di Marsaglia.
ANNO "I257"
Tommaso "II" per sicurtà dé patti consentiti agli Astigiani che il tenevano prigione, con solenne trattato promise di dare in mano di quella repubblica parecchie sue terre, fra cui il Castello e la terra di Cumiana, Gianni di Solaro fu deputato castellano con il salario di dieci escudi "quod castrum Combevianne debeat custodire quod melius potuit et ei visum fuerit in numero guardiarum et in expensis ".
Per altro sembra vero che la consegna non abbia avuto luogo
ANNO "I28O "
Il "IO di agosto "I28O" il Conte Tommaso di Savoia, a richiesta del Comune di Pinerolo, dichiara per atto rogito da Palmien Notaio del sacro Palazzo che, non per obbligo, ma per cortesia aderiva quel Comune alla sua richiesta e si recava all'assedio di Cavoretto avendo già finito il tempo in cui era tenuto servirgli oltre il Po.
Testimoni dell'atto furono Gioanni Ferdinando di Susa e Giacomo di Cumiana.Jacobus de Comboviana
ANNO "I286"
Amedeo V° Conte di Savoia ottenne in quest'anno da Gaia di Borgogna, madre di Filippo, figlio primogenito di Tommaso III° di Savoia, un ordine ai nobili e ai deputati de' Comuni del Piemonte di obbedirgli a rettore e luogotenente dei figlioli di Tommaso " III°". Quest'ordine fu pubblicato in una generale assemblea raunata sulle rive del Sangone presso Giaveno. Il Comune di Cumiana mandò per deputato Gìovanni di Bruino e Nicolao Corno.
Ed intervennero anche il Castellano che era Uberto Bertrandi, come si legge negli atti dell'assemblea.
ANNO "I298 "
Amedeo V° Conte di Savoia dimette in feudo a Filippo figlio di Tommaso III° il Piemonte, eccettuato il Ducato di Asti e la valle di Susa fino a Rivoli. E nell'atto di cessione si fa espressa menzione di Cumiana, leggendosi Castrum et villam Combavienae.
Filippo pose sua sede in Pinerolo e fu lo stipite di Acaja per aver sposato Isabella di Villarduin erede di quel Principato. Filippo fu accolto dai popoli con gran gioia e visitò ogni castellania e traeasi seco per suo sollazzo un'orsa.
Egli nella estate veniva spesso a Cumiana dimorando nel vacchio castello; e vi é tuttora una regione che si chiama Riva d'Acaja perché eravi colà un ritrovo di caccia.
ANNO "I3O6 "
In quest'anno addì "25" Agosto il Conte Amedeo di Savoia infeudò il Comune di Cumiana in favore di Antonio Canale per il prezzo in fiorini dodici mila. L'instrumento si trova nei protocolli ducali degli archivi del Regno, ed é la prima investitura dei Canali che furono poi Conti di Cumiana.
ANNO "I3I8 "
In quest'anno trovasi che il principe Filippo di Acaja vendette l'investitura di una casa situata alla Costa e di una Vigna a favore di un tal Prigoletto suo barbiere mediante di annuo canone.
E l' 'investitura si legge nei protocolli ducali degli archivi del Regno.
ANNO " I325 "
In quell' anno o nel seguente si ha memoria che il Principe Filippo Acaia raunò in Pinerolo tutti gli ambasciadori delle città e Comuni del Piemonte per trattare di una legge statuaria: ad tractandum pro utìlìs tocius terre domini princips super vestimentis personarum et ornamentis ipsorum, ma non si trovò memorie delle deliberazioni prese né si conosce il nome degli ambasciatori del nostro Comune.
ANNO " 1334 " 29 Dicembre
Essendo in quest' anno passato di vita il Principe Filippo e trovandosi il principe Giacomo suo figlio e successore in minore età lo sostituì Catterina di Vienna sua madre, in qualità di Reggente ordinò ai Feudatari ed ai Comuni del Piemonte di prestare omaggio al figliuolo in Pinerolo.
E il Comune di Cumiana presenti ventisei Consiglieri, costituisce sui procuratori per la prestazione del detto omaggio e fedeltà, Gernetto Canale e Percivallo di Calusio. E nello stesso giorno in cui fu prestato giuramento cioé il 29 di Dicembre, la reggente Catterina in nome del Principe Giacomo concedette l'investitura ad Antonio Canale delle ragioni feudali spettantegli nel territorio di Cumiana in feudo nobile, antico e paterno.
ANNO " 1335 "
Sotto la data del 14 di Agosto trovasi una sentenza arbitromontale di Secondo Canale segnala differenze che vertevano tra il nostro Comune e Anselmino Marenco. La sentenza pronunzia che Anselmino allorché lo crederà potrà , debba riscuotere dagli uomini di Cumiana che recarno qualche offesa tutte le multe minute per essi dovute e pagare quindi al Comune la somma di fiorini diciotto.
E sotto la data del 9 di Dicembre trovasi che Giacomo di Acaja accensi a favore di Antonio delle Porte di Pinerolo la sua vita durante l'ufficio della Gastoldia di Cumiana e del pedaggio del luogo di Marsaglia colle pertinenze, proventi, ed altre cose a detto ufficio e pedaggi adiacenti.
ANNO " 1337 "
Giacomo di Acaja ordina in quest'anno a tutti i Comuni di formare una società popolare per difendere la terra e punire i malfattori.
Questa era una specie di grana Comunale o nazionale, che in quei tempi in cui mancava il braccio della pubblica autorità, non solamente difendeva la terra, ma giudicava ed eseguiva le sentenze.
Cumiana avrà senza dubbio istituita prefatta società, benché non se ne abbia particolare ricordo.
ANNO " 1339 "
Guglielmo e Termignone Canale godevano già in quest'anno del jus patronato della Parrocchia di S. Giovanni della Costa che é la più antica delle nostre Parrocchie.
ANNO " 1341 "
Giovanni Marchese di Monferato manda a PInerolo il padre Giordano Braida minor conventuale con una sua lettera per intimar guerra al Principe di Acaja, e il principe Giacomo da sua risposta.
E della lettera e della risposta rogò pubblico atto Crotto di Cumiana notaio pubblico.
ANNO " 1342 "
Di questi anni era castellano di Cumiana Antelmo detto il Bastardo di Acaja, figlio naturale del Principe Filippo, il quale Antelmo fu stipide del ramo de' Conti di Collegno e di Altezzano estintesi nel 1598.
ANNO " 1346 "
In quest'anno il Principe Giacomo emancipa il suo figlio Filippo e gli fa in donazione da aver effetto dopo la sua morte, di tutti gli stati del Piemonte. E nel giorno quattro di Agosto tutti i procuratori dei Comuni raunati in Pinerolo riconobbero la donazione predetta, e giurarono ubbidienza a Filippo che era un fanciullo di sei anni . Nella donazione era previsto riservato il diritto vitalizio di Amedeo di Savoia suo fratello sopra Cumiana.
Salvo jure que habet Domlnus medeus de Sabaudia quidem domini principis frater in dicto loco Combevian
ANNO " 1352 "
Leggesi in alcune storie che il Conte verde (Amedeo VI°) per indurre Giacomo d'Acaja ad approvare l'accordo di pace col Marchese di Monferrato promise di darle Cirié e Cumiana.
Ciò farebbe supporre che vi fu errore nei nomi dei luoghi perché Cumiana apparteneva alla linea di Acaja; se pure non debbosi intendere che il Conte Verde obbligavasi di far restituire a Giacomo il luogo di Cumiana dato in appannaggio al Conte Amedeo suo fratello, ricompensando poi quest'ultimo in altro modo.
ANNO " 1354 "
In quest'anno Cumiana fu testimonio di un grande avvenimento. Il Principe Giacomo d'Acaja , correndo il giorno decimo di Luglio fece arrestare Roberto di Durazzo de' Reali di Napoli insieme con tutta la nobile sua comitiva e lo fece sotterrare nel Castello di Cumiana.
E ciò perché il padre e lo zio di Roberto avevonogli tolto il principato di Marca e tenuto gran tempo prigioniera una sua sorella.
Il Papa Clemente VI° , ad istanza del Cardinale Pongon, zio di Roberto, il 6 di Ottobre lanciò la scomunica su tutto il Piemonte, e la scomunica non fu tolta se non dopo la liberazione di Roberto , cioè il 26 di Marzo 1355.
ANNO " 1355 -1356 "
Il principe Giacomo coll'intendimento di recar danno ai sudditi di suo cugino il Conte Verde, Amedeo VI°, impone una tassa di sei denari per ogni lira sul valore delle merci che transitavano pel Piemonte e si conducevano in Savoia. Amedeo VI° se ne lagna come di un fatto che lede i suoi diritti di sovranità sul Piemonte e torna a detrimento de' popoli di Savoia.
Intimossi al Principe di rivocare la tassa e questi non obbedì, onde il Consiglio di Savoia con sentenza del 4 di Novembre 1356 dichiarò gli stati del Piemonte devoluti al Conte.
E questi poi gli mosse guerra per far eseguire la sentenza, il che Giacomo vedendo, fatto senno, cessò di riscuotere la detta gabella nel 1357 e nel 1358.
Ma nel 1359 Jacopo fece riprendere l'esercizio della tassa. Onde, dopo fattegli forte ammonizione, Amedeo VI° andò ad oste contro di lui e molte terre gli occupò ed il Castello di Cumiana il 6 di Novembre per reddizione.
Giacomo chiese in mercé che si rivedesse la sentenza che lo spogliava degli stati suoi, il che fu fatto il 27 Gennaio 136O.
Ma i giudici avendo riconfermato la sentenza del 1356, a Giacomo fu levata la signoria del Piemonte, e Cumiana ritornò sotto il dominio de' Conti di Savoia, cui rese prontamente obbedienza.
ANNO " 1363 "
In quell'anno Giacomo chiese con supplice istanza di essere reintegrato negli suoi stati, ed il Conte Verde vi concesse. E il comune nostro riconobbe di nuovo in suo signore il principe Giacomo, dopo avere assolto, addì tre Ottobre, il Conte di Savoia del patto di non allienare il Castello, villa o territorio di esso Comune.
ANNO "1364 "
Il Principe Giacomo vende a Nicolao Consignore di Rivalta il castello e la villa di Cumiana per 8OOO fiorini d'oro. Ma pare che questa vendita sia poscia annullata, perché le memorie posteriori come vedremo, provano che il Castello e il feudo rimanevano in potestà dei signori di Acaja.
E in quest'anno il Principe Giacomo annullò le condizioni fatte a suo figlio Filippo nel 1346 e Filippo fu costretto a rinunziarvi anch'esso.
ANNO "1367 "
Giacomo che era passato a seconde nozze avuto due altri figli, Amedeo, Lodovico, contestanto di quell'anno priva dell'eredità sua Filippo primogenito e chiama a succedergli Amedeo secondogenito. E ad Amedeo suo fratello lascia in proprietà il Castello di Cumiana che prima aveva solo in appanaggio vita sua naturaldurante.
Ed essendo morto il Principe Giacomo raccolse soldati e masnadieri inglesi e tedeschi che allora servivano nelle compagnie di ventura e cominciò con grande crudeltà ad impadronirsi delle terre. Cumiana fu presa e provò il furore di quelle genti.
A chi tagliavano il naso, a chi le mani e a chi cavavano gli occhi.
E nel 1368 il Conte Verde nominato da Jacopo tutore dei figli minori Amedeo e Lodovico mosse contro Filippo. Il quale abbandonato dai suoi avventurieri s' indusse a rimettere la causa al giudizio dei comissarii che si radunarono a Rivoli . Ottenne salvacondotto e andò egli stesso in detto luogo ma vi fu preso a tradimento, e contro la fede data incarcerato ad Avigliana e quivi poscia nel lago affogato.
Così Amedeo dAcaja giovinetto riebbe la Signoria del Piemonte.
ANNO " 137O "
Amedeo fratello del defunto Principe Giacomo vende il Castello di Cumiana a Termignone e Antonio zio e nipote de Canali.
E di questo vecchio Castello che fu sempre dei Canalis che ebbero in seguito il titolo di Conte di Conte di Cumiana, se ne veggono ancora i ruderi sul poggio che sovrasta il castello nuovo; ma s' ignora in qual tempo sia stato distrutto.
Monsignor della Chiesa che scriveva nel secolo XVII° dice che era stato dirocato nelle antiche guerre del Piemonte ma non accenna quale.
ANNO " 1375 "
In quell'anno vi fu grande carestia in Piemonte e il popolo soffrì molto di fame. I deputati dei Comuni si raunarono in Pinerolo per provvedere contro tanto infortunio, e non seppero porvi rimedio.
ANNO " 1377 "
Il Principe Amedeo di Acaja figlio di Giacomo essendo uscito di pupillare età , viene investito degli stati del Piempnte dal Conte Amedeo VI°di Savoia, e i Comuni lo riconoscono, ed ei conferma loro iprevilegi.
ANNO " 1398 "
Infierisce la peste in Pinerolo e nei paesi circumvicini con morte di molti abitanti.
A seguire nei prossimi post....
A Cumiana a j'è un bel cioché ch'a fa stupi tutì i foresté
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